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domenica 17 giugno 2012

Tommaso Montefusco

Tommaso Montefusco parteciperà alla tavola rotonda 'Virtù e nuovi media' sabato 30 giugno nel corso dell'Antifestival, insieme a Diego Fontana e Carmine Castoro, con la moderazione di Maria Grazia Bonavoglia.

Tommaso Montefusco è preside dei licei 'Cartesio' di Triggiano.

Ha curato il volume Menti digitali. Comunicazione didattica e tecnologie per l’apprendimento (Stilo Editrice).

OPERA. La percezione attuale della crisi della scuola è palpabile; la consapevolezza dell’inefficacia di certe pratiche didattiche e di certe metodologie d’insegnamento è diffusa; il divario docente-discente è profondo: è relazionale, mentale, di linguaggio, di prospettive, di modi di essere e di vivere il presente. Nasce dal confronto tra chi è nato prima di Internet e i digital natives.  Questo libro è uno strumento di informazione e di dibattito intorno alle strategie didattiche oggi necessarie e, al tempo stesso, un tutorial, una rassegna di buone pratiche per i docenti che vogliano affrontare la sfida della scuola del XXI secolo: insegnare alle menti digitali. Che questo sia possibile è dimostrato da una ricerca-azione realizzata da un gruppo di docenti del liceo Classico, Scientifico, Linguistico ‘Cartesio’ di Triggiano (BA), coordinati e diretti dal dirigente scolastico Tommaso Montefusco.

AUTORI. Il saggio iniziale di Montefusco offre un quadro analitico della situazione attuale della scuola, tenuta a misurarsi con il linguaggio dei digital natives e con le loro modificazioni culturali e antropologiche. Seguono gli interventi di Gaetana Martinelli e di Francesco Mario Pio Damiani, che mostrano interessanti scenari tecnologici offerti dal web 2.0 e grandi opportunità didattiche; il saggio della prof.ssa Martinelli, in particolare, pone l’accento sull’utilizzo di un nuovo software di matematica (MyMathLab), un valido strumento di autoapprendimento, anche durante il lavoro domestico degli studenti. Il saggio di Damiani racconta, tra l’altro, l’esperienza d’integrazione di un alunno affetto da grave ipoacusia. Questi interventi non presentano teorie astratte, ma offrono l’esempio di una ricerca.

Qui una sua intervista sul «Corriere del Mezzogiorno».


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